Monte Monaco E' Parco Regionale

Monte Monaco E' Parco Regionale

domenica 29 luglio 2007

Quando l'ultimo albero sarà abbattuto
Quando l'ultimo fiore sarà essiccato
Quando l'ultima goccia d'acqua inquinata sarà bevuta ......ci accorgeremo che il denaro non è commestibile e cancellerà tutto ciò per cui abbiamo combattuto

17 commenti:

Anonimo ha detto...

complimenti era ora che qualcuno dedicasse un blog dedicato alla questione cave .Personalmente ho seguito con molta attenzione l'evolversi della situazione dai giornali e dal boog pietravairanofutura anche se non inserendomi mai in nessuna discussione.

Anonimo ha detto...

nel nostro paese, agricoltura e allevamento sono la punta di diamante della nostra economia.
cosa dicono gli allevatori e agricoltori?

Anonimo ha detto...

mi risulta che neanche il sindaco ha aderito al vostro comitato?

Anonimo ha detto...

BRAVI!!

Anonimo ha detto...

Pietravairano (Ilaria De Felice) - Da qualche tempo a Pietravairano si parla di un piano cave regionale. Fino a qualche tempo fa niente di sicuro, rimanevano delle chiacchiere, ora invece, è il tempo della messa in pratica, dell’attualizzazione. Ebbene si, la splendida cittadina dell’alto Casertano è stata inserita nel piano cave regionale; il che vuol dire che verrà aperta una ulteriore cava di estrazione e , inoltre, a ridosso del centro abitato dovrà emergerà un cementificio che prevede l’esproprio di terreni, oggi in uso per quella che è l’economia di base del paese: l’agricoltura. Ora è importante far capire e, non necessita grandi sforzi e dispendi di energia, che un simile scempio non farà altro che causare la distruzione della nostra Pietravairano. La nascita del cementificio, non deve essere vista come fonte occupazionale, ma come ingresso facilitato per la camorra e con essa discariche abusive di rifiuti tossici. Portando così un macigno incontenibile in ognuno di noi, con la consapevolezza di avere permesso una autodistruzione del genere. Vogliamo vivere con i sensi di colpa, trovare degli eventuali aggiustamenti, qualcuno ha già pensato di ridurre il danno creando una cava sotterranea, questo in linguaggio giornalistico assumerebbe la definizione di “bufala”, oppure uscire dalle case e chiedere alle autorità cittadine e al comitato civico, di recente costituitosi per far fronte ad una simile bravata, cosa sta succedendo e cosa si può realmente fare per scongiurare tutto questo. In ultima analisi e probabilmente la cosa più importante, è il rischio oggettivo di un danno irreparabile della nostra salute. Molte le statistiche che dimostrano come nelle zone dove sono situati cementifici è aumentato in maniera esponenziale il tasso di mortalità causata da varie tipologie di tumore ( cancro ai polmoni, leucemia, malattie respiratorie) e via dicendo. Adesso quello che chiedo è impegno, unione, forza. Tutti gli ingredienti giusti per non fermarci e andare avanti, per combattere e vincere. Questa crociata ha assunto le dimensioni della guerra, una guerra della liberazione da interessi, indugi e falsità. Non servono falsi ambientalismi se ai tempi d’oro sono state date approvazioni. La vera lotta inizia in noi stessi, con la nostra lealtà. Solo così possiamo sperare in qualcosa di buono. Uscite dagli omertismi, non abbiate paura degli schieramenti, delle posizioni, nella vita arriva il momento di scegliere, ora è arrivato. E’ arrivato il momento di scegliere per la nostra Pietravairano, per la nostra vita, per la nostra incolumità. Agiamo prima degli imprevisti, non aspettiamo le sante “ macunbe.”, non aspettiamo che qualcuno da lassù ci salverà.

Pubblicato da redazione il 27th Giugno, 2007 nelle pagine Teano-Alto Casertano

Anonimo ha detto...

DELOCALIZZAZIONE MOCCIA. DA NECESSITA' A OPPORTUNITA'?
Mar, 17/07/2007 - 12:22 da giulio
Dalla magistratura penale, con l’operazione Olimpo, abbiamo visto chiudere le cave a Caserta; da quella amministrativa, invece, dopo 20 anni abbiamo avuto il Piano Regionale delle Attività Estrattive. Questi due atti fondamentali, espressione di una latitanza senza giustificazioni della politica e delle istituzioni locali e regionali hanno messo in moto un meccanismo inarrestabile: la delocalizzazione delle industrie insalubri collegate all’attività estrattiva. Le norme del PRAE lo prevedono, l’industria Moccia che opera a S.Clemente di Caserta ha dovuto avviare le procedure previste dall’art.28.12 e segu. del PRAE per trasferire l’attività altrove.

Nel silenzio assoluto, ancora una volta della politica, il gruppo Moccia avrebbe optato di trapiantare cava e cementificio in un’area di riserva estrattiva prevista dal PRAE, nel territorio di Pietravairano, nei pressi del Monte Monaco, un’autentica gemma naturalistica della nostra provincia. Tale possibilità alla società Moccia gli sarebbe data da un’interpretazione forzata delle norme che consentirebbe alla ditta di utilizzare un’area di riserva, ossia quella intaccabile tra oltre 20 anni, quando cioè, tutte le aree suscettibili di nuove estrazioni saranno esaurite, e perché “potrebbe” derogare ai vincoli previsti dall’art.7 delle norme che fanno espresso divieto di attivare cave in aree boscate, percorse da incendi, vincolate, ecc. ecc. Il procedimento amministrativo si è avviato con la manifestazione di interesse da parte della ditta di delocalizzarsi e giorno 24 luglio ci sarà un incontro presso il Genio Civile di Caserta, ufficio preposto per legge a portare a termine il procedimento amministrativo. Naturalmente agli incontri partecipano le amministrazioni locali, la Provincia, ecc. nonché i movimenti e le associazioni, in sostanza i soggetti portatori di interessi diffusi. L’amministrazione locale e un vivace comitato cui fanno parte le associazioni ambientaliste, cittadini, tecnici, ecc. stanno manifestando il loro dissenso e soprattutto la rabbia di constatare come la politica e le istituzioni siano pressoché assenti su tutta la vicenda.

Ma la questione è seria e va aldilà della stessa indicazione di Moccia su Pietravairano; essa afferisce infatti alla modalità con la quale si affrontano simili questioni; poiché se è vero e urgente che Moccia, così come la Cementir, abbandonino gli attuali siti ove esercitano l’intrapresa è vero pure che spetta alla politica e alla Provincia in primo luogo di dare precise indicazioni su come si deve fare per la scelta di un sito alternativo. In questo senso giovedì scorso in occasione di un’assemblea pubblica che si è tenuta a Pietravairano questa circostanza è venuta fuori con tutta la sua forza e contraddizione. Legambiente su questa vicenda ha una precisa proposta da fare alle istituzioni, al comitato di lotta e allo stesso Moccia. Esistono margini di confronto e volontà ad affrontare la questione?

(Dr.agr. Giuseppe Messina – Comitato scientifico di Legambiente )

Anonimo ha detto...

Tante belle parole da parte dei "blogger" !?!?
Adesso tutti sanno cosa sono le cave e quali rischi ci sono per la salute e per l'imaptto ambientale ........
Ma, dove eravate quando c'era bisogno del vs aiuto ? Perchè sotto il sole di Caserta, nelle due volte in cui c'era bisogno della forza della gente, non c'era nessuno ???? L'unico modo per combattere è unirsi!!!!!
Rammentate che il popolo è sovrano sul proprio territorio ed ha la possibiltà e la forza necessaria per combattere. Quindi fondamentale è l'unione.

Anonimo ha detto...

Io personalmente non ho avuto la possibilità di partecipare, la prima volta non lo sapevo e la seconda ero impegnato, in ogni casi mi sarebbe piaciuto esserci. Occhio però perchè anche se utile la manifestazione non risolve il problema cave.

Anonimo ha detto...

tutto è inutile,nulla serve quello che fanno gli altri.Chi ci crede e bersagliato da continue e infamanti dicerie" è tutto inutile"
Ma voi che sembra aver capito tutto e avete la soluzione di qualunque problema, alzate il sedere dalle vostre poltrone,scendete in piazza,affiancatevi a questi "imbecilli"che vivono nel mondo delle favole è che combattono in nome di qualche ideale senza secondi fini e sapendo di non guadagnarci nulla personalmente,offrite la vostra superiore conoscenza alla causa comune.Pietravairano è di tutti la sua aria pulita,la fiorente economia agricola e di allevamento appartiene a tutti ,è giusto che tutti sapienti e ignoranti lavorino insieme per il raggiungimento della comune causa.
Gli ignoranti ci credono è stanno facendo il loro mancano i sapienti che dicono di crederci ma cosa stanno facendo.........?

Anonimo ha detto...

Ragazzi non credo che la soluzione sia nel dividerci . non cediamo agli attacchi trasversali mirati a demotivarci e far apparire le nostre azioni inutili e inefficaci.
così non è.
Solo oggi dopo le azioni dei 1400 iscritti al comitato civico il Sig Moccia ha serie difficolta a far passare la linea che tutta l'operazione delocalizzazione fosse una richiesta del comune di Pietravairano e dei suoi abitanti.
L'amministrazione non puo più tacere che i cittadini non vogliono le cave.
A Caseta eravamo si pochi ma sicuramente delegati a nome e per conto di un paese che si risente all'imposizione politica e economica.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo, mi dispiace che la pensi così. Ti giustamente ti chiedi io che cosa ho fatto. Per rispondere a questa domanda occorre chiedersi contro cosa combattiamo. E' evidente che non vogliamo la cava a Pietravairano, abbiamo lo stesso obiettivo quindi perchè litigare? ora sulla cava si può fare un'analisi politica che può essere molto utile per capire come si è arrivati a questo e come ne possiamo uscire. Questa analisi però non può essere fatta dal comitato che deve mantenersi apolitico per evitare strumentalizzazioni e per avere il massimo del sostegno possibile da parte della popolazione. Ecco quindi che i blog hanno una loro utilità nella battaglia contro la cava perchè generano informazione e spiegano alcune cose che con altri mezzi sarebbe più complicato da far arrivare a tutti. Vedi sino a un mese c'erano diverse persone che sostenevano che la cava non sarebbe stato un dramma, oggi non ci sono più perchè il comitato e in misura minore i blog hanno fatto una campagna di sensibilizzazione intorno a questo tema. Senza tutto questo a Caserta sareste stati ancora meno! L'analisi dei blog ha analizzato e illustrato tutte le possibili strategie ( ricapitolo le principali: il referendum per cambiare regione, l'entrata nel parco, i possibili danni per i produttori di acque minerali e per gli allevatori, la rilevanza naturalistica e archeologica dell'area interessata ecc.) con i loro pro e contro ( perchè non si possono comunque celare le difficoltà dell'obiettivo da raggiungere) in un modo tale da svelare il " dietro le quinte". Sicuramente tutto questo è stato studiato molto seriamente dal comitato ma non avrebbero mai potuto renderlo pubblico in quella maniera senza diventare di parte e ciò non deve accadere( e mi compiaccio che non sia accaduto). Nessuno ha mai detto che è impossibile fermare la cava ma solo che è difficile. Non sottovalutare tutta questa informazione, non sono solo parole ma permettono alle persone di farsi un'idea completa del problema. Stiamo dalla stessa parte ricordatelo, solo che ciascuno va alla guerra con quello che ha e nei modi più consoni alle sue attitudini. Non credo assolutamente che esistano ignoranti men che meno quelli che stavano sotto il sole a Caserta ( ti assicuro che ci sarei stato anch'io se mi fosse stato possibile). Sono sicuro che poi che qualunque iniziativa prenderà il comitato riceverà il sostegno del popolo dei blog perchè l'aderire al comitato non esclude l'essere bloggista, le due cose non sono alternative ma complementari. Ad ogni modo pensala come vuoi, non è questo il problema. Mi preme solo dire che sono grato e riconoscente a tutti quelli che hanno fatto, stanno facendo o faranno qualcosa contro la cava in qualunque modo contribuiranno alla soluzione del problema ( quindi anche a te che manifestavi a Caserta). Saluti

Anonimo ha detto...

Caro sorcione (complimenti per questo pseudonimo, ma mi piace leggerlo più come “sornione”!)
non sono dell’avviso che con la manifestazione non risolva il problema cave, in quanto se una mobilitazione di massa ha dato in questi casi (Vedi TA, Serre, la città di Noto, la vicina Tora ecc. consentimi di avere, invece, qualche perplessità sulle varie proposte “politiche” da te citate:
1. il referendum per cambiare regione, sai quanti vincoli burocratici interferiranno prima di prendere tale decisione? Piuttosto perché non farne uno per la consegna delle schede elettorali, visto che i politici locali e non, potrebbero non riuscire a bloccare questo atto che ha tutti i connotati di un atto politico compromissorio?
2. l’entrata nel parco è condizionata dalla priorità decisionale, grazie al PRAE, che ha la regione rispetto all’inserimento in un’area parco ( Vedi il “richiamo” ufficiale fatto già dall’amministrazione regionale al nostro sindaco che non aveva data la priorità dovuta all’attuazione del PRAE rispetto alla richiesta di entrare a far parte del parco del Matese
3. i possibili danni per i produttori di acque minerali sono strettamente legati agli interessi immediati che hanno soprattutto le Società di acque minerali che non VOGLIONO FARSI NEMICO …UN AMICO, per gli allevatori, invece, c’è la disinformazione opportunamente data da chi li “gestisce”
4. la rilevanza naturalistica e archeologica ed io aggiungerei paesaggistica dell'area interessata, è stata “inspiegabilmente” smentita dalla Soprintendenza ai BAPPSAE, per cui sono riusciti anche a smentire ciò che precedentemente avevano affermato
5. ogni altro cavillo giuridico, amministrativo o politico come ad esempio le varie interpellanze, le varie istanze, le varie proposte di eventuali modifiche del PRAE lasciano il tempo che trovano e prima che eventualmente (volendo peccare di buona fede!) esse si realizzino passerà, guarda caso, tutto il tempo necessario per consentire a Moccia di mettere in atto il “suo piano”!
6. le promesse dei politici io ho imparato, per esperienza personale, che sono più deprecabili di quelle dei marinai che certamente non prenderanno in giro tante persone tutte in una volta, alle quali i Signori politici devono, tra l’altro, la loro “poltrona” !
per cui caro “sornione”, pur concordando con te che ciascuno va alla guerra con quello che ha e nei modi più consoni alle sue attitudini, non credo assolutamente che chi ha interesse a realizzare le “cave” starà con le “mani in mano”, anzi metterà le mani al posto giusto per fare in modo che l’interessato di turno, chiamato ad esprimere il suo parere in conferenza di servizi, determini le sorti di questa difficile guerra a loro favore! (non dimenticare che il sig. Moccia ha già vinto, in merito a ciò, un ricorso al TAR contro la Regione Campania che dovrà, ironia della sorte, pagargli anche i danni!)
Ti ringrazio per la solidarietà con i coraggiosi “manifestanti” che sono venuti a Caserta! E’ anche questo un modo per “partecipare” , anche se penso condividerai la mia convinzione che quando si deve partecipare ad un’azione comune bisogna essere innanzitutto presenti in prima persona o se proprio impossibilitati … a delegare qualcuno !!!
Alla prossima Manifestazione di massa che DOBBIAMO FARE …PENA LE CAVE , TI VOGLIO VEDERE IN PRIMA FILA, MA A PROPOSITO COME FARO’ AD INDIVIDUARTI ? STARO’ ATTENTA ALLA TUA EVIDENTE ARIA DA…”ESPERTO SORNIONE”!!!
Ciao
Una sigla per un nome
M.A.

Anonimo ha detto...

grazie a chi, come te, membro del direttivo del Comitato, senza polemizzare e senza troppe parole, fa "i fatti" che risultano utili per lottare per una causa comune!
Mi sento incoraggiata, rincuorata e fortificata dal tuo prezioso contributo!
mi auguro che ci siano altri a seguire il tuo esempio, a seconda ovviamente delle proprie competenze e peculiarità personali! Buona gestione del blog ! al prossimo post !
ciao
una gentile anima “rosa”

Anonimo ha detto...

ECO- PETRA

Ecco un argomento che ha dell’incredibile: l’emergenza cave a Pietravairano ! Chi l’avrebbe mai detto?
Questo paesino a nord del Volturno, quasi nascosto tra le colline, mai al centro delle cronache dei giornali, così riservato da aver dimenticato persino una tornata elettorale, si ritrova ora a dover combattere la pretesa di un imprenditore del cemento di impiantare proprio qui, in questa natura miracolosamente intatta, la sua industria devastatrice.

Per decenni Pietravairano, e con esso tutta l’area geografica circostante, è stata un’isola felice; nessuna industrializzazione selvaggia l’ha mai ridotto a terra di dominio da parte di gruppi economici senza scrupoli. Non ha visto il degrado socio- culturale che ha afflitto altri centri della provincia casertana a causa di piani industriali irrazionali e invasivi. Qual è la ragione di questa singolarità?
Forse il motivo è da ricercare in quella forte cultura contadina che da sempre è stata la caratteristica di questa terra. Una cultura certamente gravata dai problemi inerenti a tutta la politica agraria del sud, ma che conservava con dignità il senso originario della terra: l’agricoltura, i cicli delle stagioni, i campi, le colline, erano la ragione d’essere per quanti su questa terra vivevano da generazioni.

La stessa politica era impregnata da questa visione nativamente bucolica, direi ingenuamente bucolica, nel senso positivo del termine. Da tempo immemore non si è mossa una foglia. E meno male, dico io, almeno non si è mai corso il pericolo di imbattersi in un monstrum come quello rappresentato dall’attività del signor Moccia. Ed eccoci al nome.

Chi è costui? Perché ora siamo costretti ad occuparci di lui?
Il signor Moccia è un estraneo. Nella sua pretesa di distruggere una collina si dimostra estraneo a questa terra. Questa terra non l’ha mai chiamato; questa terra non lo vuole. E quando dico terra intendo proprio la terra: tutto ciò che vive spontaneamente ed autosufficientemente: le zolle, le pietre, i monti, gli alberi, le volpi, i cinghiali, le talpe, i lombrichi, i serpenti…questa terra non vuole il signor Moccia. Prima di Pietravairano è il monte Monaco che lo rigetta.
Propongo di scrivere manifesti e attaccarli dovunque: LE ROCCE E IL BOSCO DI MONTE MONACO NON AMANO IL SIGNOR MOCCIA. PERTANTO E’ PREGATO DI ANDARSENE.

Ma se la terra e gli uomini non vogliono questo straniero come mai egli si sente autorizzato a manifestare proprio qui le sue intenzioni di barbaro? ( Niente offesa : barbaro significa straniero ). Chi gli ha dato l’autorizzazione ?
Cerchiamo di capirci qualcosa.
Il monstrum da lui rappresentato non viene a caso. Se ne parlava da tempo, e in un primo tempo se ne parlava con grande elogio perché avrebbe portato lavoro a Pietravairano (sic!) Il signor Moccia viene nel momento in cui il Comune ha concesso permessi edilizi che hanno provocato delle brutture eco-urbanistiche che dimostrano una illaudabile insensibilità ambientale. Vediamo la prima: estirpazioni di numerosi alberi in piazza Municipio per far posto ad una inutile, miserevole e antiestetica fontana, posta tra la chiesa e il palazzotto comunale, a peggiorare lo squallore architettonico dei due edifici. Ma chi ha mai chiesto una fontana in piazza? Quanto è costata una simile scemata?
Vediamo la seconda: la distruzione del giardino della scuola elementare e la grigia distesa di asfalto antistante, priva di qualsiasi connotazione. Sono da notare le striminzite palme infossate nel cemento, che secondo il progettista sostituirebbero il vecchio giardino. Molto triste.
Vediamo la terza: come non avvilirsi di fronte allo spettacolo pietoso dello sbancamento apocalittico in località Guardino, nei pressi della via F. Iadevaia, per far posto ad una edilizia da deportazione, tipo Baden- Baden. Questi “casermoni” si trovano proprio in prospettiva , in primo piano, e hanno distrutto l’impatto visivo del paese in punto di fuga. Una pietà urbanistica che propongo di abolire da subito per ripristinare il magnifico campo di grano, che certamente valeva più dell’architetto e dei tecnici comunali, responsabili dello scempio.

Tutti questi, ed altri ancora sono i segni di un attivismo politico che succede alla stasi dell’età contadina di cui dicevo prima. Dopo l’epoca dello sbadiglio arriva adesso quella dei piccoli imprenditori locali senza cultura, se non quella televisiva, che affrontano la complessità di una crescita socio-economica, di un’area così delicata come quella di cui si parla, con un paleo-industrialismo d’attacco. Costoro ignorano completamente il nuovo significato di territorio che si profila ormai nella cultura contemporanea, un concetto che profila l’ambiente come patrimonio storico e memoria ancestrale di una precisa etnia. Per cui anche l’abbattimento di un albero plurisecolare può significare impoverimento e simbolo di minaccia; la stessa che adesso si profila all’orizzonte, e che porta solo occasionalmente il nome di Moccia, mentre è in realtà una conseguenza di un concorso di cause.

Adesso tutti menano il can per l’aria, tutti si dicono contrari alle cave, ma i segni di un’ansia sociale non si vedono ancora. La stessa apatia che ha permesso l’abbattimento degli alberi rischia ora di far passare la distruzione del livello superiore: l’erosione del monte monaco. Siamo sulla soglia di una devastazione ambientale che rischierà di ridurre Pietravairano allo stesso destino degli altri paesi assassinati nel casertano.

Il Grande Nulla avanza, ve lo ricordate il film La storia infinita ? Una nube di polvere desertifica lentamente tutta la terra perché gli uomni avviliti e depressi hanno perduto l’entusiasmo. Oppure ve lo ricordate il sinistro Saruman, nel Signore degli anelli che disboscava furiosamente per costruire il suo esercito di morte? Eccoci a questo punto.

Se c’è una coscienza in questo paese, se c’è una dignità che recalcitra, allora il signor Moccia non deve passare: Egli non solo è un estraneo ma è, soprattutto una minaccia per tutti. La cava che egli intende costruire è il Grande Nulla.

Il grande fondatore del pensiero ecologico contemporaneo Carl Amery in testa al suo endecalogo cita la seguente frase di un antichissimo libro cinese: IL MONDO NON APPARTIENE A NESSUN A SPECIE DETERMINATA . APPARTIENE AL MONDO.
Il che vuol dire che non abbiamo alcun diritto. Ogni pretesa di diritto sul mondo è un incitamento a delinquere. E’ YBRIS.
Firmato PAN

Anonimo ha detto...

Cara M.A., credo che lei sia molto più sorniona di me, comunque mi permetta di dissentire almeno in parte da quello che dice. In particolare non sono d'accordo sugli ostacoli burocratici del referendum regionale, infatti occorre solo una raccolta delle firme( non credo sia un problema), una votazione a maggioranza assoluta del referendum(cioè 1101 voti a favore circa, penso si possano raggiungere facilmente), e l'accettazione del consiglio regionale della regione accogliente, presumibilmente la regione Molise, e qui può stare il problema. Sicuramente finirebbe in una trattativa tra il governatore Bassolino e il presidente della regione Molise, tenga presente però che il vicepresidente del Molise è Aldo Patriciello che potrebbe perorare la nostra causa e che potrebbe anche non essere necessario che il referendum abbia completo successo, sarebbe sufficiente costringere Bassolino a mediare e a cercare un sito alternativo( a differenza dell'amico Ciabbum, che sul suo blog parlava di un tempo per la politica e di un tempo per i tecnici, credo che se vuole la politica può intervenire in ogni tempo ed è solo questione di volontà altrimenti, a costo di fare una legge ad personam, la soluzione si trova). Sulle altre ipotesi io stesso ho analizzato i punti negativi su Pietravairanofutura e cioè Parco( tempistica), politici(sono venuti per fare passerella), bacini di acque minerali(alle aziende in questione non interessa più di tanto) e così via. Ora lei insiste sull'ipotesi della manifestazione, penso che non sia così risolutiva come lei pensa( a Serre per esempio la discarica l'hanno fatta)ma comunque si può provare(tanto che abbiamo da perdere)e i dettagli si possono organizzare su pietravairanofutura dove telepaticamente il bloggista e lei avete avuto più o meno la stessa idea. Infine una considerazione sulla mancata presenza del Sorcione alle vostre manifestazioni, in primo luogo la seconda volta eravate solo in 15 quindi se fossi venuto anch'io saremmo stati in 16 e non penso cambiasse granchè, poi io sono solo un privato cittadino non un comitato o un ente quindi mi è impossibile delegare, infine, la cosa decisamente più importante, mi chiederei dove stavano i membri del comitato(ho letto su questo blog che siete più di 1400, bene, ma in questo caso dove stavano gli altri 1385? A fare le comparse del film "La cava il mio primo amore" prodotto da Moccia e diretto da Dario Rotondo?). Si ricordi che rispondere a questa domanda è fondamentale se vuole che le prossime manifestazioni abbiano successo. Non si può certo pensare di organizzare una grande manifestazione senza il comitato o con il comitato ridotto ai minimi termini. In ogni caso io sarò della partita e vi darò tutto l'aiuto che posso(non si preoccupi nel riconoscermi,e perchè dovrebbe poi?). Saluti dal Sorcione

Anonimo ha detto...

PIETRA- RIO BO
… un paese “espropriato
Come tutte le partite, anche questa, che vede in gioco il Monte Monaco, richiede intelligenza. Si tratta di una intelligenza pragmatica: un misto di calcolo, intuizione e rapidità d’azione. Tre fattori, questi, non bene impiegati da coloro che avevano preparato un gioco a sorpresa. Lo sfidante, il signor Moccia, si è ritrovato di fronte all’inettitudine di chi gli aveva preparato una partita-lampo; e ora è lì, guardingo, a studiare il campo prima della prossima mossa.
La domanda, legittima, che tutti si pongono (perché una cava proprio in un paesetto, appena rintracciabile sulle mappe, - Rio Bo - e fuori dall’area della desertificazione cementizia campana?) riceve una risposta facile facile: perché qualcuno l’ha offerta al signor Moccia su un piatto d’oro.
Questo signor qualcuno, che conosce bene il paese, (un paese annoiato da almeno 50 anni di politica deprimente), ha previsto una reazione a grado zero per l’implementazione di un’ attività industriale che è, notoriamente, micidiale.
In termini agonistici possiamo parlare di una partita truccata; per esempio un portiere compiacente: una manciata di lecca-lecca al numero 1 e via, la partita è vinta.
Ma all’ultimo momento il portiere si è ravveduto. Una conversione? Una contrizione?…In realtà la nascita di un comitato anti-cave gli ha avvelenato i lecca-lecca; e valutando che avrebbe rischiato di trovarsi fuorigioco si è fatto dalla parte della contestazione.
Ma è, la sua, una tattica temporeggiatrice, per favorire proprio l’avversario.
La formazione spontanea di questo comitato civico è la vera novità nel grigio panorama socio-politico di Pietravairano. Ed è bastata ad allarmare quelli che riscaldano le poltroncine di comando.
Poiché a Rio Bo la politica, da sempre, non è altro che un gretto assedio del Comune, un comitato civico, autonomo, è gia un’alternativa per il futuro. Da qui il tentativo di imbrigliarlo con un Gruppo di Coordinamento Intercomunale, (quattro gatti), la cui funzione è di puro disturbo, e di blando controllo dell’avanguardia anti-cave. A questo, recentemente si è aggiunta l’attività oppositiva di un curioso procacciatore di santità per i propri familiari (un ex-comunista, sic!) che orfano del proprio partito cerca ora una definizione sociale tra la confraternita dei santi misconosciuti e i sopravvissuti delle guerre puniche. Patetico.
Ma i sospetti ad incrocio sembrano serpeggiare anche dentro lo stesso comitato che è rappresentato, bisogna sottolinearlo, da una figura del tutto indipendente quanto popolare ( e quindi pericolosa ): la pulzella d’Orleans, la voce di chi non ne può più; sicuramente guardata a vista da tutti coloro che disegnano in queste ore difficili nuovi assetti per il paese. Ribattezziamola Pulzella delle Cave. (Ci aspettiamo molto da lei)
Tra queste linee si dibatte la partita. Qualcuno dice che lo sfidante vincerà ai rigori. Ma io non lo credo. Non perché lui, il Moccia, non sappia tirare calci ad una palla, ma perché sa che il Monte Monaco non rappresenta la sua fortuna, mentre rappresenta, invece, un simbolo di riscatto per i pietravairanesi.
Intelligentemente sa che la sua attività è diventata un’attività odiosa ed odiata in questi tempi in cui il valore patrimoniale del territorio si accresce nelle coscienze di molti.
E pertanto sa che attuare un’escavazione del Monte Monaco significherebbe derubare la comunità di un bene inestimabile. Egli inoltre sa che le prossime guerre nel mondo non si combatteranno più per un’ ideologia o per il petrolio, ma per l’approvvigionamento idrico e per le riserve boschive. Acqua e aria scarseggeranno. La gente si accoltellerà anche per il possesso dell’ombra di un albero.
Perciò Signor Moccia, è pregato di non toccare il Monte Monaco. Vale più di quanto lei non immagini. Di certo per molti paesani è ormai un’identificazione territoriale e il segno di una appartenenza ad una tradizione. Solo adesso ci stiamo rendendo conto che il paesaggio non è un bene ovviamente acquisito. Non lo abbiamo mai guadagnato. L’abbiamo trovato. Era lì da quando siamo nati; e solo adesso abbiamo l’occasione per meritarcelo.
Tuttavia al nostro sfidante non possiamo cantare la litania ambientalista: Se avesse avuto una sensibilità per l’ambiente avrebbe fatto un altro mestiere; un mestiere ecologico ( il panettiere, che so… ). Ma possiamo convertirlo alla nostra Wildness usando toni da architetto radicale; dicendogli che il cemento è, architettonicamente parlando, un atto impuro. Il cemento è deperibile, non ha durata. E’ vulnerabile. Le Torri Gemelle sono crollate come due budini. Della nostra civiltà non resterà niente di verticalmente significativo. Un orizzonte di macerie; macerie cementizie.
Non l’ho convertito. Lo so.
E certamente non incolperemo il nostro cementaiolo per le brutte periferie o per l’uso indiscriminato del cemento di cui sono responsabili talune amministrazioni campane. Ma per le conseguenze di una escavazione si!
E’ bastata la stupidità o la furberia di chi è al comando di Rio Bo per mettere a repentaglio la serenità di quanti qui vivono in maniera semplice: coltivando l’orto e contemplando il tramonto tra le colline. Non si lascia governare gente di tale fatta, senza una sorveglianza dei cittadini.! Ora sono sorte associazioni e siti di libera opinione, che mi auguro abbiano il buon senso di non mollare la presa, e che soprattutto si attivino per aprire varchi all’intelligenza. Pietravairano va fortificata!. E quindi governata da chi ha qualche titolo in più al Diploma della Prima Comunione.( Per quale motivo hanno studiato i ragazzi di questo posto? Per restarsene con il naso all’aria? )
A proposito signor Moccia… Non so che idea lei abbia dei contemplatori del tramonto: le sembra una cosa da poco contemplare un tramonto? Ci vuole una grande concentrazione, lo sa? Basta andare più in là di trenta o cinquanta chilometri, (che so, Capua o Caserta ) per privarsi dello spettacolo che offre Pietravairano.
E l’idea che, a causa sua, si sta profilando (Dio ce ne liberi ) di non poter più contemplare il cielo sul profilo del Monte Monaco, proprio no mi va giù.
C’è chi, al Nord, è insorto contro l’impossibilità di non poter contemplare il cielo stellato nelle città superilluminate. Si figuri!
Cose semplici ma che stanno diventando più preziose dell’oro.
A dire il vero, la sua non è una posizione invidiabile. Avendo rinunciato a questa partita, potrebbe andare in un altro posto; ma anche l’altro posto meriterà una difesa strenua. Potrebbe andare in un deserto con qualche collinetta qua e là; eppure anche lì mi sentirei di criticarla.
In ogni modo Le chiedo cortesemente di avere rispetto per quanti, qui a Pietravairano (e sono la maggioranza) non hanno messo il denaro nel centro nevralgico della propria ragione.
Cordiali saluti
Pan

Anonimo ha detto...

Caro Pan sono d'accordo con te quando dici che qualcuno ha portato qui Moccia, questo è stato oggetto di ampie discussioni in merito e mi sembra più che assodato, occorre solo sottolinearlo politicamente per punire democraticamente chi si è reso responsabile di tanto scempio. Il comitato civico proprio spontaneamente non è nato se come dice il suo presidente è stata un'iniziativa dell'opposizione consiliare a farlo sorgere e poi ha cercato di allargarsi a tutto il popolo ricevendo un sostegno pressochè unanime, in ogni caso è stato l'unico difensore dei cittadini di Pietravairano a porre in essere atti concreti per fermare lo scempio. Non mi sento però di attaccare il comitato intercomunale che sarà si composto da 4 gatti ma che ha posto in essere delle azioni anticava, come per il comitato civico bisognerà vedere se saranno sufficienti ma non sono azioni da temporeggiatori e mi sembra che supportino più che danneggiare il comitato. Ancora non siamo riusciti a risolvere il problema cave e questo attira l'attenzione di persone attente che osservano la situazione e poi pongono delle critiche costruttive, tra queste persone certamente va inserito Pantoleo. Io ti vorrei ricordare che è stato il primo a parlare di cave e inceneritori già nei comizi elettorali del 2004 senza peraltro che la cosa importasse a qualcuno, io allora non sapevo nulla di questo progetto, il comitato non era nemmeno un luccichio nella mente dei suoi fondatori e lui già aveva messo tutti in guardia se poi nessuno se ne è preoccupato la colpa di chi è? Sempre lui ha diffuso il problema in tutti i suoi aspetti insieme ad altri blogghisti altrimenti a quest'ora l'azione del comitato sarebbe meno conosciuta e non ci sarebbe nessun tentativo di mobilitare delle forze pensanti. Questo processo invece sui blog è diventato più trasparente e ampio. Non capisco poi la storia dell'ex comunista, scusa ma che c'entra? Se fosse stato ex fascista, ex democristiano, ex socialista, ex liberale sarebbe stato diverso? E guarda che questo te lo dice uno che non ama il comunismo ma che ragionevolmente dice che i danni fatti a questo paese non possono essere attribuiti a persone collocate in quell'area per il semplice fatto che di potere non ne hanno mai avuto, mi definiresti comunisti Dario Rotondo, Giuseppe Acquaro(forse lui in parte lo è stato), Aldo Zarone, Caiazzo, Iadevaia e mettiamoci pure Di Robbio? Per parlare di comunisti al potere devi tornare agli anni 50. Il vero problema di Pietravairano è l'indifferenza, il menefreghismo, il qualunquismo, guardati attorno e quanti vedi contro le cave? 50-100 persone? Su una popolazione di 3000 abitanti non è molto, si cerca l'alibi per qualunque cosa, ogni giustificazione specialmente le più stupide sono ammesse pur di non impegnarsi mai. Se esistesse una patente da anticavaiolo quella probabilmente verrebbe data per primo proprio alla persona che tu critichi. Per quanto riguarda i problemi che tu sottolinei in seguito si possono risolvere solo con la Politica con la P maiuscola, quella fatta dai presidenti degli USA, dai governanti d'Europa, dai dittatori cinesi e riguarda il modo di gestire l'economia nel futuro prossimo venturo, se non ci saranno modifiche radicali nemmeno le guerre per l'acqua potranno "risolvere" nulla, per la prima volta nella storia vincere tutte le guerre potrebbe essere inutile per permettere ad uno stato non solo di espandersi ma addirittura di sopravvivere, sarebbe una vittoria di Pirro mondiale e del resto è giusto così, dopotutto se il genere umano non sa nemmeno tenersi l'acqua e l'aria perchè dovrebbe meritare di continuare la sua esistenza? Si dimostrasse degno di meritarsi i doni del Signore, la redenzione eterna inizia da questo. Tutto ciò però è troppo più grande di noi, rischia di diventare solo una discussione filosofica, pensiamo a preservare Pietravairano, magari se noi ci riuscissimo e altri seguissero il nostro esempio forse qualcosa cambierebbe veramente ma oggi è solo utopia. Credo che Moccia sappia benissimo cosa sia un tramonto, non credo che abbia vissuto in qualche cava ma immagino che se ne sia tenuto ben distante, in qualche luogo dove magari gli vendono pure l'aria che respira per farlo sentire più fighetto. Io gli auguro di fare molti soldi senza togliere nulla a nessuno, magari cambiando attività e mettendosi a fare altro, sicuramente non gliene frega una mazza di cosa sto scrivendo ma nemmeno a me importa di lui, io non voglio cave a Pietravairano e lui sì e questo è l'unica cosa che conta. Mi auguro che si riesca a fermarlo in qualche maniera e lo si mandi ben lontano da Pietravairano, e già che ci siamo può anche prendersi i nostri satrapi, io non ne sentirei la mancanza anzi bisogna liberarcene al più presto e tutti quelli come il comitato civico, il gruppo di coordinamento, Pantoleo,Ciabbum e tutti gli altri che hanno questo obiettivo devono darsi una mossa, essere più efficienti e gagliardi, occorre spezzare le reni ai cavaioli nelle conferenze dei servizi, nei tribunali e nella politica pura tenendo presente che per sapere se abbiamo fatto bene o no basta vedere se siamo riusciti a fermare Moccia o meno. Saluti dal Sorcione.