Monte Monaco E' Parco Regionale

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giovedì 22 novembre 2007

IL PERICOLO DA EVITARE

PERCHÉ DOBBIAMO IMPEDIRE LA COSTRUZIONE DELLE DUE CENTRALI A BIOMASSE IN LOCALITÀ “PARCO” E “SANTOIANNI”?

In queste centrali verranno bruciate annualmente tonnellate di oli vegetali grezzi importati dal terzo mondo, ma la legge vigente consente che possano essere utilizzati rifiuti animali, industriali, residui agricoli e rifiuti urbani.

COSA DICONO GLI ESPERTI

Le “ centrali a biomasse” che vogliono impiantare sul nostro territorio producono PARTICOLATO perché funzionano mediante la combustione di oli grezzi. Oltre ai fumi estremamente inquinanti producono sostanze pericolosissime:le NANOPOLVERI che non sono sostanze gassose e quindi diluibili nell’atmosfera ma sostanze solide capaci di entrare nel nostro organismo e causare processi di cancerogenesi e infiammazione. Le polveri che vengono prodotte vanno dal PM10 che è particolato inalabile che raggiunge le vie aeree superiori quali laringe e faringe al particolato ultrafine capace di arrivare fino agli alveoli polmonari causando gravi patologie respiratorie (cancro polmonare, asma e bronchite croniche).

Il professor Gehr dell’Istituto di Anatomia dell’Università di Berna affera che le polveri sottili possono raggiungere anche le cellule nervose provocando malattie neurodegenerative.

Studi in Olanda e a Boston evidenziano fortissime relazioni tra l’inquinamento atmosferico da polveri sottili e malattie cardiocircolatorie come ictus.

Le nanoparticelle sono bioaccumulabili e non bioconvertibili, e ad oggi i filtri per rilevarle sono di scarsa efficacia.

UN DANNO ALL’ECONOMIA E ALLA SALUTE DEI CITTADINI

Gianni Tamino docente di biologia e di diritto ambientale all’Università di Padova, esperto di fama internazionale e già consulente del ministero dell’Agricoltura afferma che una centrale a biomasse non può essere alimentata solo con materie prime del posto o delle zone limitrofe e sarebbe quindi necessario importare materiale da fuori con un conseguente aumento dell’inquinamento, facendo venire meno uno dei principi fondamentali per cui una centrale a biomasse può esistere : mantenere a zero il rapporto tra i valori della CO2 (anidride carbonica) emessa con quella sintetizzata dai prodotti bruciati. Inoltre, per assicurare la massima resa energetica che garantisca l’efficienza del forno si richiede l’apporto di migliaia di m3 di metano i cui fumi che provocherebbero un inevitabile inquinamento atmosferico !

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